C'era
una volta...
un
angioletto di nome Serafino, che viveva in cima all'Arcobaleno. Tutta
la sua vita erano i Colori. Gli piaceva giocare con il verde, così
le mani gli si erano tinte di verde.
A
forza di passeggiare sul giallo i piedi gli erano diventati gialli.
A
furia di guardare il rosso gli erano diventati gli occhi rossi.
Il
suo passatempo preferito era quello di sognare con la testa infilata
nel blu, finché i suoi riccioli avevano cominciato a scintillare
azzurrini.
Un
bel giorno, mentre stava passeggiando, prese uno scivolone giallo, e
cadde a testa in giù sulla terra, facendosi un gran bernoccolo.
Al risveglio, si era dimenticato chi fosse e da dove veniva, così, vedendo gli uomini, credette di esserlo anche lui e volle fare amicizia con loro.
Ma il primo ad incontrarlo fu un contadino che, vedendo le sue mani verdi, pensò: questo non è buono a lavorare, meglio tirare dritto.
Poi incontrò un viandante che non appena vide i suoi piedi gialli disse: questo non è un buon camminatore, meglio che vada da solo.
Una donna bella, al solo vederlo, esclamò: con questi occhi rossi non può di certo apprezzare la mia bellezza, così storse il nasino indignato e andò via.
Al risveglio, si era dimenticato chi fosse e da dove veniva, così, vedendo gli uomini, credette di esserlo anche lui e volle fare amicizia con loro.
Ma il primo ad incontrarlo fu un contadino che, vedendo le sue mani verdi, pensò: questo non è buono a lavorare, meglio tirare dritto.
Poi incontrò un viandante che non appena vide i suoi piedi gialli disse: questo non è un buon camminatore, meglio che vada da solo.
Una donna bella, al solo vederlo, esclamò: con questi occhi rossi non può di certo apprezzare la mia bellezza, così storse il nasino indignato e andò via.
Infine incontrò un prete, che al solo vederlo con quei capelli azzurri, si fece il segno della croce e fuggì via.
Allora
il nostro angioletto, tutto sconsolato, si mise sotto un albero di
mele, finché non si addormentò. Si levò un forte vento che scosse
l'albero finché una mela cadde esattamente sul bernoccolo di
Serafino. Al risveglio, la memoria gli era tornata ed ebbe nostalgia
dell'Arcobaleno, ma ormai, dopo aver conosciuto gli uomini, provava
il desiderio di portarli con sé, sull'arcobaleno. Così, decise di
andare nella grande foresta, in cerca di consiglio ,vagando tra
viottoli cespugli e sentieri, si imbatté in una pigna e la raccolse
per mangiarsi un pinolo.
Ma,
oh meraviglia, vi trovò inciso sopra, piccolo piccolo, l' indirizzo
del grande scoiattolo saggio e decise subito di raggiungerlo.
Superato il campo del prato, giunse al viale dei pini, e lì
sull'ottavo ramo del pino più alto, vide lo scoiattolo saggio che
stava giocando con un trenino di legno.
Dopo aver ascoltato la sua storia, lo scoiattolo squittì per l'entusiasmo e mettendosi a sedere sulla propria coda disse: “La tua storia mi è talmente piaciuta che ,non solo ti darò un consiglio, ma ho deciso di venire anche io con te.
Gireremo per il mondo con il nostro trenino di legno e ogni volta che troveremo qualcuno che strofinerà il naso col nostro a mo' di saluto come gli eschimesi, vorrà dire che avremo trovato un nuovo compagno di viaggio. Quando tutti i vagoni saranno riempiti, potremo andarcene sull' arcobaleno. E così fu, andarono per valli e laghi, ed ogni volta che qualcuno strofinava con loro il naso,dolcemente...lievemente...delicatamente... lo portavano con loro sul trenino.
Dopo aver ascoltato la sua storia, lo scoiattolo squittì per l'entusiasmo e mettendosi a sedere sulla propria coda disse: “La tua storia mi è talmente piaciuta che ,non solo ti darò un consiglio, ma ho deciso di venire anche io con te.
Gireremo per il mondo con il nostro trenino di legno e ogni volta che troveremo qualcuno che strofinerà il naso col nostro a mo' di saluto come gli eschimesi, vorrà dire che avremo trovato un nuovo compagno di viaggio. Quando tutti i vagoni saranno riempiti, potremo andarcene sull' arcobaleno. E così fu, andarono per valli e laghi, ed ogni volta che qualcuno strofinava con loro il naso,dolcemente...lievemente...delicatamente... lo portavano con loro sul trenino.
Quando
tutti i vagoni furono riempiti, tornarono ai piedi dell'arcobaleno e
da lì, sulla cima.
E
là come per incanto, tutti gli occupanti dei vagoni si trasformarono
in tanti angioletti scintillanti come Serafino, il quale, finalmente,
poteva guardarsi negli occhi con l'angioletto rosso, giocare con
l'angioletto verde, passeggiare con l'angelo giallo e sognare con la
testa tra le nuvolette con l'angelo azzurro...
Se
qualche volta vi dovesse capitare, guardando l'Arcobaleno, di
scorgere un piccolo puntino marrone saltellare da una parte
all'altra, non meravigliatevi: è lo scoiattolo saggio, a cui piace
divertirsi così , zompettare tra i colori dell'arcobaleno ,come una
nota impazzita tra le corde di
un'
arpa... allo stesso ritmo del respiro...
di tutti quei cuori che sanno ancora ascoltare le favole...
di tutti quei cuori che sanno ancora ascoltare le favole...
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